Dopo parecchio tempo torno a scrivere.
Dall'ultima volta ho cambiato società e mi sono trasferito nella pianura padana in mezzo alla nebbia.
Nel gioioso Centro Commerciale la caratteristica distintiva è la presenza di un folto gruppo di conigli.
Qualche anno addietro alcuni conigli sono scappati da una casa di un contadino ed hanno scavato le loro tane nella zona verde vicino all'ingresso dell'edificio.
I piccoli animaletti sono molto simpatici, non creano problemi e sono amati da tutti.
Per qualche anno sono stati tranquilli, mangiando l'erba e vivendo negli spazi che si erano scelti, senza che nessuno desse loro fastidio.
Erano molto schivi e al massimo riuscivi a fare qualche foto con il tenero animale guardingo in lontananza.
Nel tempo i clienti del Centro Commerciale si sono affezionati ma soprattutto hanno iniziato a dare loro da mangiare.
Quindi troppo spesso, persone di ogni età, da bambini ad anziani porgevano carote, insalata, sedano, finicchi e in alcuni casi qualcuno metteva del fieno vicino agli arbusti dove i conigli spuntavano.
Gli animaletti si sono adattati ai clienti, e qualche volta ho visto perfino qualche coniglio più coraggioso che andava a mangiare il cibo offerto direttamente dalla mano del bambino.
Uno degli esempi per spiegare la successione di Fibonacci è quella di paragonare l'incremento del numero di conigli nel tempo.
Quindi come potete ben immaginare i conigli hanno fatto quello per cui sono famosi e si sono riprodotti.
Questa primaverà c'è stata una vera e propria esplosione nella loro natalità.
Ogni settimana nuovi piccoli conigli spuntavano da sotto gli arbusti e si presentavano nel prato che pian piano perdeva il colore verde dell'erba che stava pian piano sparendo.
Visto che durante il giorno i rumori e i clienti tenevano lontano dalla vista i conigli più codardi era difficile fare una stima del numero esatto della colonia.
Voci incontrollate parlavano di numeri incredibili di conigli.
Durante il giorno riuscivi a vedere anche una quindicina di conigli. I più previdenti parlavano comunque di una quarantina e alcuni giardinieri che venivano la mattina presto, per fare il loro lavoro, erano arrivati ad ipotizzare il centinaio come numero approssimato di bestie.
Essendo uno spazio limitato e non essendo i conigli capaci di costruire grattacieli è ovvio che qualche coniglio è costretto ad emigrare.
Così anche negli spazi verdi più lontani iniziavano ad essere avvistati nuovi conigli.
Purtroppo all'esterno del Centro Commerciale, come è normale che sia, c'è un parcheggio con il relativo traffico veicolare.
Il problema di conigli che balzellavano in mezzo alla strada iniziava ad essere pericoloso e quindi è stato necessario un piccolo correttivo per arginare il problema.
Visto che i conigli sono simpatici e se in numero limtitato non danno alcun fastidio è stato deciso di mettere qualche semplice cartello di divieto di dare da mangiare ai conigli selvatici.
E qui iniziano le proteste dei clienti, soprattutto degli animalisti più agguerriti.
Alcuni scandalizzati dai cartelli hanno scritto messaggi quasi minatori su facebook.
Ma il culmine è stato raggiunto quando una cliente ha aggredito verbalmente il personale della sicurezza perché riteneva che i cartelli dovevano essere tolti ed erano sbagliati perché per lei i conigli non era selvatici ma domestici.
Inoltre per lei, che è vegetariana ed è un'amante degli animali per la loro sicurezza i conigli sarebbero dovuti stare in gabbia.
Il ragazzo della vigilanza che parlava con lei le ha detto: "anche se non sono vegetariano anche io amo gli animali".
E la signora gli ha risposto: "Se non sei vegetariano significa che non ami tutti gli animali".
La signora arrabbiata ha fatto le foto con il suo cellulare ed ha iniziato di minacciare di farle pubblicare, perché quei cartelli erano uno scandalo e continuava ad alterarsi perché le foto le venivano sfocate.
Poi ha continuato ad inverire che era uno scandalo che non potesse dare da mangiare a quei conigli e oltre che alla rete che avremmo dovuto installare un veterinario sarebbe dovuto venire a sterilizzare quei poveri animali che lei ama tantissimo.
Certi clienti sono davvero incontentabili.
