venerdì 28 maggio 2010

Prestito

Ho un fratello a cui assomiglio tantissimo fisicamente, ma pochissimo caratterialmente.
Queste sono buone premesse per non andare d'accordo.
Lui ha fatto tutto il possibile per poter lavorare sotto casa.
Io ho fatto tutto il possibile per poter lavorare.
Entrambi siamo stati costretti a lavorare fuori dalla nostra città natale, ma lui ha sempre cercato di avvicinarsi mentre io ho sempre cercato di migliorare la mia posizione lavorativa (viaggiando parecchio in tutte le direzioni).
Lui lavora nel pubblico ed io nel privato.
Qualche anno addietro ho ricevuto un'offerta di lavoro nella mia città e l'ho presa al volo, concordando con la mia famiglia che mi sarei trasferito per comprarmi casa.
Ho avuto la fortuna di un finanziamento a fondo perduto da parte dei genitori, di un prestito di mio fratello e di un mutuo, oltre ai miei pochi risparmi.

Per qualche anno sono rimasto in casa mia poi purtroppo le vicende lavorative mi hanno costretto a spostarmi di nuovo, con grande dispiacere di tutta la famiglia e soprattutto di mio fratello.

Purtroppo il lavoro è lavoro.
Sembra strano, ma non sono in grado di vivere senza.
Nel senso che non sono abbastanza ricco, anzi potrei togliere abbastanza ed anche ricco.

Per una serie di fortunate coincidenze sono riuscito a chiudere il mutuo prima del previsto e restituire il prestito a mio fratello.
Lui l'ho liquidato in 18 mesi con interessi maggiori di quelli che pagavo alla banca.

Quando gli ho bonificato l'ultima parte ed ho estinto il mio debito, la prima cosa che ha fatto è stata quella di andare in banca e chiedere quale sarebbe stato l'interesse che avrebbe ricevuto se avesse investito il suo capitale.

Dopo essersi accertato che aveva fatto un buon affare mi ha detto che eravamo pari.

Questo è mio fratello.

mercoledì 26 maggio 2010

Lost


E' finito Lost.


Sono mesi che leggo dell'argomento.
Fino a ieri solo i titoli, per non rovinarmi la sorpresa.

Poi ho deciso di farmi un giro in rete per vedere cosa ne pensava la gente.
Ho letto giudizi positivi e negativi di cui in parte concordo.
Non sono stato soddisfatto del finale.
Molti misteri sono rimasti irrisolti.
Ma alla fine ho visto tutta la serie.
Ho avuto la fortuna di potermi vedere tutta la prima stagione in una settimana e subito dopo è iniziata la seconda.
Come molti attendevo con ansia la nuova puntata, anche se devo dire che per quest'ultima serie la frenesia era sopita.
Anche se ero comunque curioso di vedere come sarebbe finita.
Visto il mio scarso inglese, ho dovuto approfittare dei sottotitoli per poter capire la storia, ma questo non era un problema.
Adesso vedremo cosa sapranno fare i vari attori.
Riuscire a trovare una nuova sfida vincente è difficile.
Per J.J. Abrams è cominciata la nuova avventura di "Fringe" che per il momento non è male, anche se l'inizio di Lost è stato tutto un'altra cosa.

martedì 25 maggio 2010

Un mese con Montalbano


Mi sono ripromesso di leggere almeno un libro al mese.
Negli ultimi anni sto mantenendo la promessa.
Quando ho visto questo libro ho visto che faceva al caso mio.

Trenta piccoli racconti da gustarsi con tranquillità.

Questo è il primo libro che mi sono portato sulla spiaggia, nel mio primo giorno (ore) di mare quest'anno.

Che dire. Camilleri è una sicurezza.
Lui è veramente prolifico come scrittore ed io leggo con costanza molte delle sue opere.
Inoltre Montalbano lo vedo ovunque.
Libri, tv e nei giorni scorsi anche alla ghigliottina dell'Eredità era presente fra le cinque parole.
Insomma una costante dell'ultimo periodo.

lunedì 24 maggio 2010

Mio fratello


Un'altra grande idea potrebbe essere quella di fare un blog sui fratelli/sorelle.
Un posto dove scrivere, anonimamente, quello che uno non riesce a dire di persona.
Non per forza cose brutte.


Io ho un fratello.

Andiamo d'accordo in funzione della distanza e del tempo.

Cioè se siamo lontani e non ci sentiamo non ci sono problemi.

Se ci vediamo e sentiamo poco può andare, anche se capitano lostesso litigate per telefono.

Ho deciso che scriverò uno o più post su di lui.

mercoledì 19 maggio 2010

La Circonferenza


Il blog è relativamente nuovo, ma ho già avuto la mia prima chiave di ricerca.

Non so se chi è arrivato qui per caso è rimasto soddisfatto, visto che io mi riferivo alla circonferenza della mia pancia che sta aumentando.

Comunque la circonferenza si calcola così: 2r*3,14

dove "r" è il raggio e 3,14 è il "p greco" di cui non trovo il simbolo.

lunedì 17 maggio 2010

Cassidy


Finisce una serie ne inizia un'altra.
Nello stesso giorno che all'edicola ho acquistato l'ultimo numero di Caravan ho comprato anche il primo numero di Cassidy.
L'ho letto senza sapere niente e senza pretese, e purtroppo non mi è dispiaciuto.
E' una miniserie di 18 numeri. Ho paura che per i prossimi mesi il giornalaio mi vedrà costantemente.

domenica 16 maggio 2010

Caravan


E' finito Caravan.
Ministoria Bonelliana in dodici numeri.
Ho la brutta abitudine di comprare molti numero uno, e qualche volta rimango invischiato, soprattutto nelle mini storie di pochi numeri o in pubblicazioni semestrali ecc.
Sono contento che sia finito e non sono soddisfatto.
Grande mistero che viene affrontato pochissimo.
Poi alla fine del numero 11 sembra che il protagonista abbia capito tutto.
Ovviamente all'inizio dell'ultimo numero il protagonista si rende conto di un aver capito una mazza ed alla fine della serie invece di svelarlo il mistero si infittisce.
Complimenti.

sabato 15 maggio 2010

Festa dei 50 anni


Ieri mi è capitato di partecipare ad una festa dei 50 anni.
Dove la festeggiata non era una persona ma un'azienda.
Per capire la classe della serata mostro il menù.

Notate la torta.

giovedì 13 maggio 2010

Pubblicità

Toc toc
- permesso?
- Avanti, desidera?
- sono Vostro cliente da molti anni, sono anche socio. Ma lei che è un uomo, non si sente offeso dalla Vostra pubblicità?
- Mi scusi ma di quale pubblicità sta parlando?
- Quella della Littizzetto per la pubblicità Coop?
- Veramente non ho niente a che fare con quella pubblicità, non sono certo io che decido la pubblicità nazionale e soprattutto questi non sono gli uffici della Coop.

mercoledì 12 maggio 2010

Finalmente a correre

Sto diventato vecchio e una marea di piccoli dolori e fastidi mi percorrono varie parti del corpo in tempi diversi.
Ogni volta che solo penso di fare sport e soprattutto di andare a correre un dolore interviene a fermarmi, come se fosse un campanello d’allarme.
Sabato mattina stranamente i dolori non erano presenti e così con il sole alto nel cielo ho deciso di andare a sgambettare.
Ho indossato la mia cuffia e sono partito.
Stupito, sono riuscito a correre una mezz’oretta senza grossi problemi, tranne la stanchezza degli ultimi minuti che è impossibile da eliminare.
Per il momento riesco a correre una volta a settimana, spero di poterci andare più spesso, visto che la mia circonferenza sta aumentando in modo esponenziale.

domenica 9 maggio 2010

PROBLEMA SUL LAVORO

Sul lavoro in genere ci sono due tipi di soggetti.

Il Cliente; quello che ha sempre ragione, quello che paga.
Il fornitore; quello che deve esaudire qualsiasi desiderio per poter essere pagato.

Nelle due figure ce n’è una forte e una debole.

Generalmente sul lavoro uno sta sempre nel mezzo, e alterna le due figure.
Di solito tutte le aziende acquistano e vendono.

E’ bello essere dalla parte del cliente e pretendere. Ti fa sentire forte, onnipotente.
Poi per ultimo c’è sempre la minaccia finale.
Se non fai, o non hai fatto, il lavoro come voglio io: “NON TI PAGO”.
Con queste tre semplici parole si risolvono la maggior parte dei casi.

Il problema sorge quando le regole non vengono rispettate.

Sul lavoro ho un problema con un fornitore che deve spedirmi due fatture per l’estate scorsa e per il 2010 non ha ancora emesso una fattura nonostante stia svolgendo regolarmente il suo incarico.

Dalla fine dello scorso anno per poter chiudere il bilancio chiedo l’emissione delle fatture mancanti e quest’anno l’ho tempestato di telefonate, mail, fax, fino ad arrivare a scrivere una raccomandata per poter avere le fatture.

Ad oggi non ho ancora niente.
Come posso minacciarlo?
Se non mi presenta le fatture, mica posso dire che non lo pago?

sabato 8 maggio 2010

EX


Fondamentalmente sono un tipo pieno di idee, anche se spesso non vengono apprezzate dai miei amici o dal mondo in genere.
Nonostante questo ritengo di avere ogni tanto qualche lampo di genio.
Avevo pensato da anni, dopo l’avvento di YouTube, che sarebbe stato molto apprezzato un sito simile ma senza video e solo con la musica praticamente un grande data base musicale.
In questo modo chiunque potrebbe ascoltare la musica preferita davanti al computer.
Ho scoperto con piacevole sorpresa che già esiste un sito simile, anche se non è possibile utilizzarlo dall’Italia.
Questo è l’esempio della mia genialità.
Ho pensato qualcosa che qualcuno giustamente poi ha messo in pratica e sembra che funzioni.

Ma oggi veniamo alla mia altra grande idea.

Secondo me manca un blog/sito dove uno possa scrivere sugli/sulle “EX”.

Qualcuno che funge anche da amministratore del sito dovrebbe raccogliere le varie dichiarazioni della rete, ma tutte dovrebbero essere anonime.
Tutti potrebbero scrivere una loro vicenda personale, omettendo i nomi e i magari i luoghi e le date, o semplicemente cambiandole in modo da non poter risalire ai reali protagonisti.

Le storie potrebbero essere dei bellissimi ricordi, come delle micidiali litigate.
Un primo incontro o un modo originale per lasciarsi.
Ma potrebbero anche raccontare dei momenti particolari, della vita di coppia.
L’importante è che il soggetto deve essere un/a “EX”.

Secondo la mia modesta opinione potrebbe funzionare, conoscendo la curiosità dei lettori per conoscere le storie altrui.
Inoltre potrebbe essere l’occasione per vedere se quello che è successo a noi può essere successo anche ad altri.

Se per caso qualcuno vedrà nel futuro un sito/blog simile potrà confermare che l’idea l’avevo avuta prima io.

venerdì 7 maggio 2010

IRON MAN 2


L’ultima volta che sono andato al cinema ho visto Avatar.
Ieri sono tornato per andare a vedere “IRON MAN 2”.
Il primo IRON MAN è stato sicuramente una bellissima sorpresa.
Conosco più o meno tutti i super eroi, soprattutto quelli della Marvel, di cui ho letto veramente tanto in tenera età ed anche dopo.
Iron Man è sicuramente uno dei personaggi minori e meno conosciuti e quindi dal primo film mi aspettavo poco. Invece sia gli effetti speciali, la trama, le battute e il film nel complesso è stato godibilissimo.
Come tutti sanno il secondo è sempre il più difficile, soprattutto quando il primo ha ottenuto un buon successo.
Ieri sono andato quindi poco fiducioso e non sono rimasto deluso, solo perché mi aspettavo poco.
Effetti speciali ottimi, anche se troppo eccessive le scene in digitale e la trama era un poco debolina.
Un buon cast ma poco sfruttato.
Comunque questi film li puoi vedere solo al cinema.

mercoledì 5 maggio 2010

Nuovo Blog

Diversi anni addietro la mia dolce metà mi creò un blog in cui iniziai a scribacchiare qualcosa.
Poi visto che mi piaceva scrivere ed a lei piaceva a livello informatico creare il blog nel suo insieme, la struttura della pagina, inserire le foto e tutto il resto, me ne creò uno ancora più bello e professionale.
Su questo secondo blog avevo riportato tutto quello che avevo scritto sul primo, così da ottenere anni di appunti, foto e commenti sul mondo che mi ha circondato in quel periodo.
Poi da blog imposero di inserire un banner pubblicitario, e così feci.
Poi ad un certo punto il banner è scomparso e ingenuamente non mi sono preoccupato del cambiamento.
Il piccolo problema che ho sempre sottovalutato è che il blog era stato cerato dalla mia dolce metà e quindi tutte le informazioni venivano spedite ad un indirizzo di cui non ero in grado di leggerle ed inoltre tutte le password erano in mano alla mia dolce metà, visto che la mia conoscenza informatica è praticamente nulla.
Così quando ad un certo punto non sono più stato in grado di accedere al mio blog sono entrato nel panico ed ho chiesto aiuto alla creatrice.
Insieme dopo qualche giorno siamo riusciti a scoprire che non avendo inserito manualmente il banner pubblicitario lo avevano cancellato.
Disperato ho tenuto il lutto per qualche giorno e poi ho deciso di crearne un altro tutto da solo.
Ho dovuto studiare, leggere parecchio, gogoolare e fare diverse prove.
Poi alla fine sono riuscito ad inserire diverse foto, il contatore e il link con la mia libreria www.anobii.com.

Adesso che finalmente tutto è funzionante ed il blog è stato rodato e modificato non so quante volte posso veramente ricominciare a scrivere cercare di ricominciare.


P.s. spero di aver risposto alla domanda della mia unica lettrice.
Ciao Maria.
Prima o poi veniamo a trovarti.

martedì 4 maggio 2010

La Legge di Murphy

Questa mattina per lavoro dovevo andare fuori città.
Un viaggetto di circa cento chilometri, mi capita abbastanza spesso.
Ma questa mattina pioveva e il traffico era più intenso del solito.
Così decido di prendere subito l'autostrada per evitare la coda in tangenziale.
Ma la Legge di Murphy è sempre in agguato.

lunedì 3 maggio 2010

Una buona azione

Certe persone credono nell'onestà del prossimo.
Io sono una persona pessimista per quel che mi riguarda ma ottimista per il prossimo.
Credo che la tecnologia possa risolvere tutti i nostri problemi.
Non credo che siamo così imbecilli da autodistruggerci.
Penso che qualcuno nel futuro troverà una soluzione.
Basterebbe trovare una fonte di energia illimitata a costo zero e quasi tutto sarebbe risolto.
Il nostro pianeta può ospitare qualche miliardo di persone se tutte si comportano in modo adeguato.
Ma questo è un altro discorso.
Ieri sera stavo aspettando che la mia dolce metà uscisse dal lavoro, e così nel parcheggio dentro la mia auto stavo cercando di risolvere un gioco di cui non mi ricordo il nome, ma che potrei cercare su internet.
Dopo una non brevissima ricerca l'ho trovato. Si chiama “grattacieli” ed è una variante del sudoku.
Comunque ero li preso dalle mie elucubrazioni mentali che mi sento battere al finestrino.
Vedo un ragazzo, sicuramente minorenne che mi chiede gentilmente se posso abbassare il vetro.
La mia prima volontà è stata quella di mandarlo via, come ci comporta di solito con i testimoni di Geova.
Ma poi ho deciso di ascoltarlo.
Così mi racconta che abita fuori e deve tornare a casa ma non ha abbastanza soldi.
Pensando che voglia la mia beneficenza sono tentato di tornare al mio gioco, ma lui mi sorprende chiedendomi un prestito.
Mi dice che va a scuola li vicino e che domani può restituirmi tutti i soldi. Chiede poco, mi lascia il nome, mi chiede se voglio vedere un documento e mi vuole lasciare il suo numero di cellulare.
Rimango sorpreso, e fiducioso verso il prossimo mi scrivo il nome e il cellulare.
A quel momento mi chiama la mia dolce metà che è appena uscita dal lavoro e sta per raggiungermi.
Guardo fuori il ragazzo e con i soldi in mano gli dico di segnare il mio numero di cellulare.
Ma non lo comunico, premo solo i numeri sulla mia tastiera.
Metto l'apparecchio all'orecchio e un messaggio mi comunica che il numero è inesistente.
Il ragazzo mi guarda con la faccia angelica e sorpresa e così riprovo a digitare.
Questa volta non faccio errori e sento e vedo il cellulare squillare, perché mi mostra il display.
Sono consapevole che avere un numero di cellulare non corrisponde ad una garanzia, ma mi fido.
Così elargisco la banconota e gli dico che lo aspetto l'indomani quando esce da scuola.
Oggi sono andato a pranzo ed fiducioso ho aspettato la telefonata.
Passato l'orario concordato ho provato a fare uno squillo, due, tre, fino a che non è entrata la segreteria a cui ho lasciato un messaggio.
Sono sempre stato contrario alla beneficenza, da quando mi sono laureato almeno una volta l'anno vado a donare il sangue, plasma o piastrine perché penso che sia difficile che non arrivi a chi ne abbia bisogno, cosa che invece non sai mai cosa possa succedere con i soldi.
A questo punto la mia fiducia nel prossimo inizia a vacillare.
Ero titubante, ma ho pensato: “e se fosse vero?”, così ho cercato di aiutare un ragazzo, che credevo in difficoltà.
Adesso non sono sicuro di come mi potrei comportare in una situazione simile.

domenica 2 maggio 2010

Il Piccione


Ebbene si lo ammetto, mi piacciono anche i libri piccoli e tascabili.
Per me la lettura deve divertirmi, rilassarmi, distrarmi, non farmi pensare e in un secondo tempo anche cultura.
Quindi di solito leggo qualcosa di semplice fino ad aver voglia di cercare qualcosa di classico. Ma questo avviene più facilmente quando sono in ferie ed ho più tempo da dedicare alla lettura.
L'ultimo libro che ho appena letto ha più o meno tutte le caratteristiche.
Si divora in un boccone, ma non è così superficiale come può sembrare.
Patrick Süskind forse è conosciuto a più per l'altra sua opera più famosa: "Il profumo” da cui è stato tratto anche un film, che strano ma vero ho visto e non mi è dispiaciuto.
Comunque questo tascabile è interessante.
Mi ricordo ancora quando parecchi lustri addietro la persona che me lo ha prestato lo leggeva e me ne parlava.
A quei tempi ero più piccolo e leggevo quasi esclusivamente fantascienza, ma i commenti mi erano rimasti impressi nella mente.
Così in una delle mie solite visite, in cui con piacere facciamo due chiacchere, mi faccio graffiare dal gatto, riesco a rubare (con consenso della proprietaria) qualche libro, che restituisco sempre dopo averli letti.
Non consiglio il libro a chi ha paura dei piccioni o chi è impressionabile.
Leggendolo mette un'ansia incredibile, quasi come se uno potesse percepire gli stati d'animo del protagonista e condividere con lui le sue disgrazie.

Se uno scrittore riesce a trasmettere questo, ha tutta la mia ammirazione.

P.s. Per la cronaca questa mattina sono riuscito ad andare a correre ascoltando “Radio2 Social Club”. Chissà quando mi ricapiterà di fare l'uno e l'altro e soprattutto insieme.

sabato 1 maggio 2010

Quando il caso dice la combinazione


Oggi primo maggio, festa del lavoratore, giornata di riposo.
Dopo avere dormito e svegliato senza trilli, bip bip, radio varie, squilli o altro, con la mia dolce metà abbiamo deciso di fare un giretto in bici.
Visto che la città offre delle ottime piste ciclabili sarebbe un peccato non sfruttarle.
Così in tarda mattinata ci siamo incamminati, anche se in bici.
Questa volta però avevo il mio cellulare e sintonizzato sulla radio ho potuto ascoltare la mia bella trasmissione “Radio2 Social Club” che tanto agognavo ieri.
Giornata stupenda, pochissimo traffico, musica e pista ciclabile per noi.
Arriviamo alla meta (cioè alla fine della pista ciclabile) e torniamo indietro.
Passiamo per la seconda volta su un piccolo ponte che abbiamo soprannominato Calatrava per una vaga somiglianza con il suo stile e poi ad un tratto sento il pedale destro che inizia a cedere.
Sembra addirittura inclinato. Cerco di far forza solo sul sinistro, ma è praticamente impossibile.
Mi riprometto di stringerlo non appena arrivo a casa e continuo a provare ad utilizzare di più la parte mancina.
Il mio ottimismo è stato breve.
Il pedale esce dal supporto e cade per terra.
Non siamo lontani da casa, ma qualche chilometro con un solo pedale sono impensabili.
Provo prima a riavvitarlo senza troppa speranza e capisco subito che senza le giuste chiavi sarà impossibile.
Così con un solo pedale appoggiando il piede destre sul moncone riesco a fare gran parte del tragitto, fino ad arrivare ad un punto in cui la gamba destra (che fino a quel momento ha fatto uno sforzo incredibile) mi costringe ad andare a piedi trascinando la bici.
Arriviamo a casa e con calma pranziamo.
Con molta calma nel pomeriggio mi appropinquo munito del mio bellissimo pappagallo per risolvere il caso.
Dopo due minuti sono di nuovo in casa perché lo strumento si rileva troppo grosso.
Prendo la chiave più sottile scendo nuovamente a cercare di risolvere il problema.
Dopo parecchio tempo ritorno nuovamente sconfitto senza essere riuscito a riparare il danno.
Però sono riuscito a capire che è spanata la filettatura dove dovrebbe avvitarsi il pedale.
Il mio compito domani sarà capire se posso riparare il danno. Anche se di domenica la vedo dura trovare qualche negozio aperto.