domenica 31 ottobre 2010

Il computer questo sconosciuto

DRIN DRIN

- Vaffanson!
- Dimmi fratello, che c’è?
- Mi si è presentato lo stesso problema.
- Quale?
- I numeri di pagina sulla tesi sono spariti di nuovo.
- Tranquillo che lo risolviamo come l’ultima volta.
- Si, spero. Per toglierli è semplice ma per inserirli non ci riesco.
- Stai calmo. Basta che vai sul menù “inserisci” “numeri di pagina” ed è fatto.
- Adesso lo faccio, vado su “inserisci”, ma non c’è “numeri di pagina”.
- Come non c’è? Controlla bene.
- Sto controllando. Ti leggo tutto quello che c’è.
- Ok. Se non c’è il comando, non li puoi inserire. Scusa ma su che computer sei?
- Sono su uno del lavoro.
- Scusa, un’altra domanda, ma come sono scomparsi i numeri delle pagine?
- Li ho cancellati io!!!

venerdì 29 ottobre 2010

La vita che volevo


La settimana scorsa sono tornato nella mia città Natale e come sempre sono andato trovare la mia spacciatrice di libri.
Solite chiacchiere sul più e il meno e poi ho fatto una cosa brutta.
Le avevo riportato il libro e i fumetti che mi aveva prestato e prima di andare via le ho chiesto in prestito un altro libro, chiedendole consiglio su qualcosa di interessante.
Come sempre mi dice che sta leggendo solo saggi e niente che potrei apprezzare e così spulciando tra le molteplici librerie ho trovato il libro di Licalzi.
Il fatto è che gliel’ho regalato per il suo compleanno e ancora non l’ha letto.
Ma il fatto, confermato, che non aveva intenzione di leggerlo nel prossimo futuro mi ha autorizzato a prenderlo in prestito.
Capisco che è sbagliato, ma ho letto tutti i suoi libri e mi mancava solo questo.
L’avevo regalato proprio per farglielo conoscere e sperare che si dedicasse anche a una lettura più leggera e rilassante, ma il fatto che ancora stesse appoggiato sulla libreria senza essere aperto mi dispiaceva.
Così l’ho fatto e l’ho preso in prestito.
Ho iniziato a leggerlo prima di addormentarmi e mi è subito piaciuto.
Così la sera dopo sono andato a letto presto per potermi gustare il libro.
Ho dovuto farmi violenza per chiuderlo perché altrimenti l’avrei finito, nonostante le ore piccole sulla sveglia e la consapevolezza che l’indomani mattina dovevo andare a lavoro.
Il libro parte benissimo. E’ avvincente e ironico come gli altri.
Questo è composto da una serie di racconti e prima di addormentarmi ho pensato a quando lo riporterò alla legittima proprietaria e elogerò sia lo scrittore che il libro, sottolineando che non è il suo genere e conoscendola non le piacerà.
Sono disposto a scommettere anche, che dopo che lo avrà letto, mi darà ragione, ovviamente sul fatto che non le è piaciuto.
Ma poco importa io sono rimasto contento di averlo letto.
Anche se come in quasi tutti i suoi libri cala un poco sul finale e dice inoltre che dopo aver scritto sette libri in sette anni vorrebbe stare sette anni senza scrivere libri.
Speriamo che non rispetti il suo intento.

mercoledì 27 ottobre 2010

L’ho fatto

- Allora collega come va a casa con il figlio?
- Bene è stupendo, anche se non riesco più a dormire perché si sveglia in continuazione e piange.
- E la mamma?
- E’ distrutta, infatti appena arrivo a casa dal lavoro devo occuparmi io del piccolo.
- E’ normale adesso sono i primi giorni, ma è contenta?
- Certo che è contenta e tra poco lo sarà ancora di più.
- Perché?
- L’ho fatto.
- Cosa hai fatto?
- Le o comprato un anello. Anzi ho comprato la pietra da un amico di famiglia e l’anello da un gioielliere.
- Che tipo di pietra?
- Ovvio, un diamante!!!

lunedì 25 ottobre 2010

World War Z


Cosa sarebbe successo se gli zombi si fossero risvegliati e avessero cominciato a contagiare le persone?
Max Brooks, figlio di Mel si sta specializzando sul tema.
Libro strano sia per l’argomento che per lo stile di scrittura.
Una sorta di collage di interviste a sopravvissuti della guerra con gli Z.
Cosa sarà mai successo?
Per scoprirlo è semplice basta leggere il libro.

sabato 23 ottobre 2010

Spese per la casa

- Vaffanson. Controlliamo le spese per l’acquisto per la casa.
- Allora, se non fai il mutuo si riducono parecchio e soprattutto non paghi gli interessi.
- Ricapitolando le spese sono queste: La casa, l’imposta del registro, l'imposta ipotecaria e catastale, il notaio e il geometra (che tanto è un mio amico e ci fa spendere poco).
- Bene fratello, queste sono le spese base, ma ci sono anche tutte le spese accessorie.
- E quali sono?
- La voltura delle bollette.
- Si ma quelle sono poca cosa.
- D’accordo, ma poi dovrai comprare i mobili?
- No. Non compriamo niente. Riesco a trovare tutto da amici e parenti. Per adesso prendo tutto quello che trovo.
- Capisco, ma dovrai comprare un frigorifero, una cucina a gas o un piano cottura e una lavatrice?
- No sono riuscito a trovare anche quelli.
- Ma uno specchio per il bagno?
- Per il momento facciamo senza.
- Ok, ma un armadio?
- No per il momento ci arrangiamo.
- Ma per portare tutta questa roba dovrai affittare un furgone?
- No, ho degli amici che hanno un pick up.
- Va bene ma almeno il letto lo vorrai comprare?
- Quello si, ma non compriamo altro.
- Scusa fammi capire, vuoi acquistare una casa che prosciuga tutti i tuoi risparmi, quella della famiglia, i miei e poi ti ritrovi a non avere i soldi per arredare casa. Ma pensare ad acquistare una casa più piccola, NO?

giovedì 21 ottobre 2010

Rientro in ufficio

- Collega buongiorno.
- Buongiorno Vaffanson.
- Allora racconta com’è andata la prima settimana da papà?
- Bene. Mio figlio è stupendo, anche se è impossibile dormire. Al massimo ogni tre ore si sveglia e piange.
- E’ normale a questa età.
- Si, ma è stata una settimana veramente dura. Mi è sembrato fosse passato un mese. Avevo veramente voglia di tornare al lavoro.
- Per fortuna è un periodo relativamente tranquillo anche se c’è sempre qualcosa da fare. Ti riassumo in breve.
- Ok, ma di tutto questo non c’è niente d’importante o di urgente quindi posso passare questa giornata a cercare di risolvere il problema più grande.
- E quale sarebbe?
- L’acquisto della mia nuova macchina.

martedì 19 ottobre 2010

Acquisto casa

- Vaffanson, ho deciso. Voglio compare casa.
- Bravo fratello, sono mesi che lo dici.
- Si, ma questa è la volta buona.
- Appena ho discusso la tesi vado a fare la proposta d’acquisto.
- Sono contento per te.
- Controlliamo quanti soldi abbiamo?
- Certo. Lo abbiamo fatto solo un centinaio di volte.
- Ma voglio essere sicuro. Allora ci sono i miei risparmi, quelli dei genitori e ovviamente i tuoi.
- Ovviamente anche i miei, visto che di mutuo non se ne parla!!!

domenica 17 ottobre 2010

Rientro a lavoro

Finalmente il collega è diventato papà.
E’ stato giustamente una settimana a casa con la mamma e lunedì è rientrato a lavoro.


La mattina arrivo in ufficio alla solita ora e controllo fax, segreteria, mail ecc.
Il collega non è la persona più puntuale che conosca, ma di solito non ritarda mai più di 30 minuti.
Vorrei aspettarlo per prendere un caffé insieme e soprattutto per parlare di suo figlio.
Passano quindici minuti e non arriva.
Passano trenta e non arriva.
Ne passano quarantacinque e niente si vede all’orizzonte.
Inizio a preoccuparmi.
Alla fine dopo un’ora arriva tranquillo e come se niente fosse mi da il buongiorno.

venerdì 15 ottobre 2010

Ancora problemi con il computer

Sono a lavoro.
Mi squilla il cellulare e vedo che è mio fratello.
Panico.
Lo richiamo e spero che non ci siano tragedie.
Mi dice che è sul computer e sta finendo la tesi (una delle tante) ed ha problemi con la visualizzazione e la stampa dei numeri di pagina.
Per fortuna sono davanti al computer, (anche se il mio è un Mac).
Cerco di spiegargli che è un problema semplice e gli indico la soluzione.
La sua prima risposta è sempre uguale.
“Non va bene”.
Mi armo di santa pazienza e ripeto lentamente le indicazioni.
Riprova a seguire le mie istruzioni ma non risolve il problema.
Conto fino a dieci, eseguo le medesime operazioni sul mio computer e ripeto molto lentamente il da farsi.
Finalmente capisce e il problema è risolto.
Questa volta è andata bene, ho scampato il pericolo, anche se mi aspetta il fine settimana, probabilmente per chiedermi altre spiegazioni o per risolvere altri problemi.

mercoledì 13 ottobre 2010

my own worst enemy


Avevo trovato un’altra serie vermanete interessante ed innovativa.
Un ottimo Christian Slater che si è spostato dal cinema alla Tv.
Le premesse erano ottime.
La trama avvincente e il nostro buon Adso de "Il nome della rosa" era perfetto per quel ruolo.
Purtroppo i dati di ascolto inclementi lo hanno costretto a chiudere prima del tempo senza nemmeno riuscire a proporre un finale.
Sembra che sia prodotto e messo in onda proprio come Journeyman.
Forse una maledizione del giorno e dell’orario, ma è la seconda serie che proponeva qualcosa di nuovo ed è stata sospesa.
Sono veramente dispiaciuto perché almeno potevano concludere la stagione e dare un degno finale, invece di pensare solo ed esclusivamente ai dati di ascolto che erano in calo ma non così terribili.
Questo auditel distrugge tutto.
Se non raggiungi un certo obiettivo sei fuori dal palinsesto.
Infatti in questi ultimi anni molti progetti ambiziosi hanno capitolato dopo brevissimo tempo, ma se penso a serie come Jeriko o Flash Forward almeno quelle hanno terminato la stagione, anche se con un finale stiracchiato.

lunedì 11 ottobre 2010

Ninna nanna


All’aeroporto prima di partire per la mia breve vacanza decidiamo di comprare un sudoko per il viaggio e soprattutto un paio di libri.
La mia dolce metà mi consiglia Ninna Nanna di Palahniuk.
Visto che mi sono piaciuti quasi tutti i suoi libri che ho letto, provo anche con questo.
E’ un tascabile adattissimo per il viaggio.
All’andata lo alterno con il sudoko.
Il viaggio è breve e anche se ho letto poche pagine mi sembra interessante.
Al ritorno, l’aereo decide di rimanere fermo un’ora sulla pista.
Sarà che sono stanco, sarà che l’aria condizionata è sparata, sarà che sono scomodo, ma il libro inizia a cambiare.
Molto spesso ci sono opere che calano nel finale.
Questo invece sembra proprio che cambi. Dopo l’inizio intrigante, prende un’altra direzione e si modifica radicalmente. Non solo non rispetta le premesse ma cambia radicalmente anche trama.
Non vorrei che il mio giudizio fosse offuscato dal mio stato d’animo, ma ritengo uno dei peggiori libri che ho letto dell’autore di Fight club, da cui uno si aspetta sempre di più.

sabato 9 ottobre 2010

Fringe


Dopo aver fatto “Lost” J.J. Abrams ha provato con una nuova serie “Fringe”.
Una sorta di X-Files ma più aggressivo e più attuale e con una buona trama.
I personaggi sembrano amalgamarsi nel corso del tempo.
Siamo ancora all’inizio, visto che hanno appena trasmesso la seconda stagiona negli Usa e quindi possiamo aspettarci ancora piacevoli sorprese.
Per adesso, detiene il primato del pilota più costoso delle serie televisive, con buoni effetti speciali.
E poi sembra che questa sarà l’ultima apparizione di Leonard Nimoy, in cui fa una piccola apparizione alla fine della prima serie.
Tutti buoni motivi per continuare a vederla sperando che la qualità rimanga costante.

giovedì 7 ottobre 2010

ODIO il MAC!


Stavo scrivendo su un foglio word.
Avevo scritto circa due pagine.
Poi all'improvviso Word si è chiuso.
Senza motivo e senza avvisi.
Avevo salvato il file, come di abitudine quando ho iniziato a scrivere, subito dopo aver scritto il titolo del documento.
Rimango basito.
Cerco di riaprire il programma, cerco qualche messaggio, ma niente.
Cerco il file che ho salvato, lo trovo, lo apro e all'interno c'è solo
Il titolo.

Odio il Mac.

Il primo che mi dice, che è bello e che non crea problemi me lo mangio.

lunedì 4 ottobre 2010

Weeds


La mia dolce metà me lo aveva consigliato già da diverso tempo, ma purtroppo non le avevo dato ascolto.
Agosto è stato il mese giusto per cercare qualcosa di nuovo e così ho scoperto questa serie incredibile.
Già la sigla è un piccolo capolavoro. “Little Boxes” che mi è entrata in testa e non riesco a pensare ad altro. Oltretutto per un paio di stagioni è stata cantata da artisti diversi ed anche in diverse lingue.

La vita americana di Agrestic, posto sulla collina con tutte le casette uguali e con i sui abitanti tutti uguali, ceto medio borghese americano di dottori, avvocati e business executives.

Cosa può succedere se nella famiglia con due figli adolescenti muore il marito e la moglie non lavora?

Come potrà mantenere il solito tenore di vita?

Lo potreste scoprire vedendo “Weeds”.
C’è la serie possibilità di farsi delle belle risate, anche se in alcuni momenti è angosciante, ma rimane sempre molto ilare e ironico, nonostante l’argomento trattato.