sabato 26 febbraio 2011

ACCIAIO parte seconda


Ho dovuto aspettare del tempo ma ce l'ho fatta.
Sono tornato in biblioteca ho preso nuovamente in prestito Acciaio e l'ho terminato.

E' un mio grosso difetto.

Non riesco a lasciare i libri a metà senza finirli.

Mi è capitato rarissime volte.
Inoltre ho ancora un libro di Faletti “Fuori da un evidente destino” che devo terminare e mi dimentico perché leggo altri libri, ma ogni volta che passo dal mio Anobii (il mio archivio di libri letti) mi capita danti e mi ricorda la mia mancanza.

Prometto che questa estate lo finisco.

Ma torniamo al nostro Acciaio.

Con un titolo del genere non poteva che svolgersi a Piombino davanti all'isola d'Elba.
Non conosco benissimo il posto da ritrovarmi nella storia ma ci sono stato diverse volte e visto l'accuratezza con cui l'autrice descrive i posti ero convinto che fosse una toscana, invece mi sbagliavo.

La mia dolce metà era entusiasta del libro e mi ha spinto a leggerlo.

Sono contento di averlo letto, ma mi aspettavo di più.

Anche se, come forse in tutti libri, uno trova parti più interessanti e vicine alla propria esperienza.

1 commento:

  1. Ero entusiasta dopo 20 pagine. Alla cinquantesima ho iniziato opera attiva di dissuasione, ma tu non vuoi lasciare i libri a metà, razza di assassino perditempo!

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