sabato 24 aprile 2010

POSTE ITALIANE


Alcune volte accadono situazioni paradossali.

Questa mattina sono andato alle poste.
Brutta mattinata, pioveva.
Parcheggio la macchina, scendo e mi avvio all'ufficio postale.
Dalla parete a vetri vedo almeno tre dipendenti dietro i banconi e nessun cliente.
Fuori dalla porta una persona passeggia con l'ombrello aperto.
Per un attimo penso che l'ufficio debba ancora aprire.
Va bene che mi sono svegliato presto, ma non fino a questo punto.
Spingo la porta titubante, sicuro che una grande resistenza mi comunicherà che non posso spostarla.
Invece la porta si apre.
La seconda addirittura, per mezzo della fotocellula, scivola di lato prima che possa far niente.
Entro e mi appropinquo all'infernale meccanismo dove prendere il numero.
Premo il bottone e mentre sta uscendo il tagliandino dallo sportello sento il suono e sul display appare il mio numero.
Solo nell'immenso ufficio mi avvicino titubante porgendo la bolletta da pagare.
In pochi secondi saluto ed esco, ancora incredulo.

Non mi era mai successo una cosa del genere in un ufficio postale.
Forse sono ancora a letto e sto sognando?

Nessun commento:

Posta un commento