sabato 10 dicembre 2011

Cena aziendale

Come ogni anno sotto Natale c’è la consueta cena aziendale.
Prima, una giornata di formazione, poi la cena con giochi e balli.
Da una parte è bello stare con i colleghi che vedi di rado, ma dall’altro lato è una giornata molto lunga.
Questa in particolare è stata lunghissima.
Anche perché per essere al luogo dell’appuntamento alle ore 9,00 uno deve svegliarsi molto presto, soprattutto perché è in un’altra città e l’autostrada può riservare delle brutte sorprese.
Ancora assonnato, esco dal garage e vedo che stranamente un vicino sta uscendo anche lui ad un’ora presta.
Mi accodo e così evito di dover aprire il cancello automatico.
Faccio il viaggio praticamente dormendo e oltretutto non c’è il mio programma preferito alla radio. Forse ci sarà uno sciopero. Non mi sembra un buon segno.
Vari caffé dopo, nel pomeriggio dopo il corso di formazione insieme ad alcuni colleghi siamo riusciti ad andare in albergo per rinfrescarci.
Una bella doccia e via verso apertivi aspettando la cena.
Fino ad arrivare ad un punto in cui la stanchezza si fa sentire e così insieme ai soliti colleghi decidi di tornare a casa, mentre i più giovani si stanno ancora scatenando in pista.
Saluto tutti e mi metto in macchina preparandomi per il viaggio.
Appiccico il telepass sul vetro e cerco le chiavi di casa.
Avere un cancello automatico è comodo, ma se non prendi le chiavi prima ti ritrovi infagottato nei tuoi panni invernali a cercare disperatamente il telecomando creando la fila dietro te.
Così rincoglionito dalla giornata e dalle ore piccole cerco le chiavi.
Ma queste non ci sono.
Cerco dentro tutte le tasche, dentro la macchina, nella borsa da viaggio.
Niente.
Sono quasi le due del mattino.
Provo a chiedere in albergo se le hanno trovate nella stanza dove sono andato a cambiarmi.
Il portiere di notte prende giusto un appunto.
Non sapendo dove sbattere la testa, decido di partire.
Durante il viaggio in autostrada penso a quando ho usato le chiavi l’ultima volta.
Sicuramente quando ho aperto il garage, ma non ho aperto il cancello.
Spero così di averle lasciate nella toppa del garage.
Arrivo sotto casa e vedo fuori dal cancello il garage.
E’ chiuso e le chiavi non sono appese.
Non mi resta che svegliare la mia dolce metà che domani mattina deve andare al lavoro.
Assonnata mi risponde al telefono (che per fortuna è acceso), mi da le sue chiavi e salutandomi velocemente torna a letto.
Io devo ancora andare a parcheggiare la macchina.
Apro il cancello e scendo dalla macchina per aprire il garage.
Stranamente è aperto.
Accendo la luce parcheggio la macchina e penso che sicuramente un vicino ha preso le chiavi.
Ma chi?
Forse saranno nella cassetta delle poste?
Assonnato e stanco allungo la mano per spegnere la luce e vedo le mie chiavi appese sopra l’interruttore.
Che bello non ho perso le mie chiavi di casa.
Posso andare a letto tranquillo.

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