venerdì 23 luglio 2010

Gang bang


Come molti assassini, ritorno sul luogo del delitto.
Dopo che la mia dolce metà ha acquistato e letto “Gang bang” dandomi un giudizio positivo, ho deciso di leggerlo.
In questo ultimo periodo sto comprando pochissimi libri.
Come qualche anno addietro mi è tornata la mania di leggere tutti i libri che ho in casa prima di acquistarne di nuovi.
Visto che il mio Ammore ne ha acquistati diversi, faccio il lettore scroccone, anche perché nella maggior parte dei casi compra libri che mi aggradano.
Ma venendo al nostro book, devo dire che Chuck Palahniuk è una sicurezza.
La storia è avvincente e da colui che ha scritto Fight Club non ci si può aspettare di meno.
Una porno star ha deciso di fare un film in cui oltre a lei ci saranno 600 attori (Ovviamente tutti uomini maggiorenni).
Vuole stabilire un nuovo record ed allo stesso tempo entrare nella storia perché vuole fare in modo che nessuno possa ripetere la sua impresa.
Nella stanza attigua al set alcuni personaggi, tutti identificati con dei numeri raccontano la vicenda e i retroscena.
Varie sorprese si susseguono ed alla fine è presente il colpo di scena ad incastro.
Non è il libro migliore del nostro scrittore, ma certo è simpatico.

In tutto il libro sono nominati una marea di film porno con i soliti titoli meravigliosi.
Mi permetto di citare una frase di un commento al libro trovato su Anobii perché è troppo bella: “In ogni caso complimenti al traduttore che si è dovuto misurare con decine di titoli di pornofilm inventati, retti tutti da giochi di parole. "The Da Vinci Load" tradotto "Il Codice Dài Spingi" è un bijou”.
In questo caso i miei complimenti vanno al genio che ha confrontato la versione originale.

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