mercoledì 11 maggio 2011

Ti chiamo per pranzo


Sabato scorso stranamente ero a casa, dopo aver accompagnato la mia dolce metà a lavoro ed essere passato dal mio ufficio. Lei mi lascia con la solita frase: “Ti chiamo per pranzo. Se ho la pausa lunga vengo a casa”.
Così torno alla magione e cerco di organizzarmi un’insolita giornata di libertà.
Finalmente posso andare a correre, preparare un pranzo decente e poi stirare. Se c’è sempre tempo potrei anche riposarmi.
Con il sole alto nel cielo, stanco ma contento, inizio ad apparecchiare e pensare al cibo.
La mia dolce metà dovrebbe essere uscita dal lavoro, ma non chiama. Così provo a chiamarla io.
Il telefono squilla ma nessuno risponde.
Come premessa c’è da sottolineare che la mia dolce metà ha un rapporto strano con il cellulare. Ne ha due, ma uno è sempre spento e l’altro ha la suoneria a zero volume, così è normale che il telefono squilli senza sortire effetti.
E’ quindi difficile fare una sorpresa, ma quando c’è un appuntamento dovrebbe rispondere. Farà straordinari? Riprovo a chiamare con i medesimi risultati.
Continuo a preparare il pranzo con il dubbio dei coperti da posizionare sul tavolo quando sento un rumore strano.
In lontananza sento qualcosa che vibra. Ho il mio cellulare sul tavolo ma è immobile. E’ caldo e le finestre sono aperte. Il rumore della vibrazione continua ma non mi preoccupa, verrà da una casa vicina.
Quando il rumore continua mi sorge un dubbio e mi appresto ad andare in camera quando suona il telefono fisso di casa.
Strano, praticamente nessuno ha questo numero. Comunque vado a rispondere e alla cornetta un messaggio registrato mi annuncia che c’è una telefonata a carico del destinatario e mi chiede se voglio accettare. Nonostante non conosca il numero, il dubbio mi attanaglia e rispondo.
Dall’altro capo del filo c’è la mia dolce metà che mi dice che ha lasciato entrambi i cellulari a casa e che rimane a pranzo fuori.
Come avevo premesso, la mia dolce metà ha un rapporto strano con i cellulari.

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